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roe_bookworm's review against another edition
challenging
dark
emotional
informative
inspiring
reflective
sad
tense
medium-paced
5.0
Si può dare un “voto” a un libro del genere? (E se è per questo: A un libro in genere?) Io credo fermamente che farlo, almeno nel mio caso, sarebbe un gesto non solo pretenzioso, ma anche assolutamente offensivo e profondamente sbagliato.
Tuttavia, puramente perché così funzionano queste cose, alla fine vi dirò anche perché ho dato cinque stelle.
E si potrebbe dire: ne valeva davvero cinque? Solo cinque o addirittura cinque?
Levi non ha scritto di meglio? Io non ho letto altro, quindi non saprei.
Non hai letto libri migliori? Ho letto libri diversi, a cui ho comunque dato cinque stelle e di cui magari oggi mi pentirei, o a cui darei comunque lo stesso “voto”, perché il mio criterio di valutazione non è e non sarà mai unico per tutti i generi di libri che leggo, e perché cerco sempre di vedere il positivo nei libri che finisco (anche, a volte, mio malgrado).
Ma allora come lo hai valutato questo libro? Come ho detto, non vorrei parlare di valutazione. Non riuscirei a spiegare come io, oggi, possa pretendere di valutare la scrittura, la voce e l’esperienza di un uomo, uno storico e un testimone come Primo Levi. Quindi diciamo che ho sperimentato Levi, la sua opera, il suo modo di raccontare, e mi ha insegnato che non devo avere paura di sfidare le mie insicurezze, sia parlando di libri e argomenti letterari (come la seconda guerra mondiale e e le atrocità commesse e subite in quel periodo storico), sia in termini più generali. Perché le scoperte che si possono fare, sfidandole e sfidandosi, sono (quasi) sempre eccezionali.
Io ho scoperto uno scrittore di cui, sono assolutamente convinta, devo, dovrò (dovrei?) leggere TUTTO. Per questo ho dato a questo libro cinque stelle. O sei, sette, seimila, settemila, un universo.
Tuttavia, puramente perché così funzionano queste cose, alla fine vi dirò anche perché ho dato cinque stelle.
E si potrebbe dire: ne valeva davvero cinque? Solo cinque o addirittura cinque?
Levi non ha scritto di meglio? Io non ho letto altro, quindi non saprei.
Non hai letto libri migliori? Ho letto libri diversi, a cui ho comunque dato cinque stelle e di cui magari oggi mi pentirei, o a cui darei comunque lo stesso “voto”, perché il mio criterio di valutazione non è e non sarà mai unico per tutti i generi di libri che leggo, e perché cerco sempre di vedere il positivo nei libri che finisco (anche, a volte, mio malgrado).
Ma allora come lo hai valutato questo libro? Come ho detto, non vorrei parlare di valutazione. Non riuscirei a spiegare come io, oggi, possa pretendere di valutare la scrittura, la voce e l’esperienza di un uomo, uno storico e un testimone come Primo Levi. Quindi diciamo che ho sperimentato Levi, la sua opera, il suo modo di raccontare, e mi ha insegnato che non devo avere paura di sfidare le mie insicurezze, sia parlando di libri e argomenti letterari (come la seconda guerra mondiale e e le atrocità commesse e subite in quel periodo storico), sia in termini più generali. Perché le scoperte che si possono fare, sfidandole e sfidandosi, sono (quasi) sempre eccezionali.
Io ho scoperto uno scrittore di cui, sono assolutamente convinta, devo, dovrò (dovrei?) leggere TUTTO. Per questo ho dato a questo libro cinque stelle. O sei, sette, seimila, settemila, un universo.
Graphic: Body horror, Body shaming, Child death, Confinement, Death, Emotional abuse, Genocide, Hate crime, Homophobia, Physical abuse, Racial slurs, Racism, Slavery, Suicidal thoughts, Suicide, Torture, Violence, Xenophobia, Police brutality, Grief, Suicide attempt, Death of parent, Murder, War, and Deportation